La fuga del signor Monde

Da Parigi, a Marsiglia, a Nizza... Il signor Monde può permettersi una "fuga", una specie di strana evasione che si conclude con un ritorno imprevisto e imprevedibile. Ma Monsieur Norbert Monde, sulle rive del Mediterraneo occidentale, si chiama Désirè Clouet e non è più il padrone di una grossa ditta import-export di Parigi, ma fa il contabile, l'economo, di un locale quasi equivoco della Costa Azzurra. E anche Julie, la giovane donna ch'egli incontra in circostanze drammatiche, lo aiuta a ritrovare se stesso, a scrollarsi di dosso quel tanto di vecchio e di flaccido che i suoi quarantotto anni non giustificano. In questo romanzo troviamo, ancora una volta, un Simenon che non ci aggredisce, che non ci mozza il respiro, ma che, con una figura umana come quella di Désirè Clouet, ci offre la tragedia in sene quasi appannate, quasi sonnolente, e quindi tanto più efficaci.