E' voinà!

Vittorio Luoni è partito per la guerra come subalterno di complemento e, dopo tre fronti, è ritornato in Patria consei decorazioni al Valore Militare. Nel testo, l'aiutante maggiore di battaglione, l'ufficiale degli arditi, il "Gabia" ed il capitano della ritirata invernale si identificano con lui. Più la situazione era terribile, più incombevano la morte ed i pericoli, più lui era tranquillo, calmo e padrone di se stesso. Quando i tedeschi lo abbandonarono improvvisamente, dopo un mese di lotta comune, nel caposaldo di Millerovoa quasi cinquanta chilometri dentro le linee russe, la sua reazione è stata di sorridere ai suoi uomini che lo guardavano giustamente angosciati. Quel sorriso diede loro fiducia e contribuì a porli in salvo! Io l'ho visto così, l'ho stimato e sono orgoglioso di essergli fraterno amico dal lontano 1942. Dal fronte russo il Luoni ha riportato indietro la pelle, la macchina fotografica, la bussola ed un diario pieno zeppo di preziose annotazioni e disegni - buttati giù di getto, molte volte fra un combattimento e l'altro - che costituisce un documento spontaneo e veritiero quanto mai prezioso.