Che peccato essere una curiosità. Dive dimenticate della Belle Époque, verso la donna moderna

Riferimento: 9788833862859

Editore: Miraggi Edizioni
Autore: Pastore Enrico
Collana: Contrappunti
In commercio dal: 09 Dicembre 2024
Pagine: 410 p., Libro in brossura
EAN: 9788833862859
25,00 €
IVA inclusa
Quantità
Disp. in 2/3 gg lavorativi

Descrizione

Per l'immaginario maschile tra Otto e Novecento, attrici e danzatrici erano oggetto di attrazione e repulsione, di fascino e di orrore. Per le donne invece erano un modello di forza, di grazia, di bellezza, di successo e libertà. Durante la Belle Epoque il teatro era il media più influente e di maggior diffusione e nella figura e nel corpo della diva si andava definendo la nuova immagine della donna ben lontana dal sofferente e languido angelo del focolare caro alla società patriarcale. Le vite e le opere di Sada Yacco, Cléo de Merode, Edith Craig, Valentine de Saint-Point e Emmy Hennings non ci raccontano solo dell'effervescenza avanguardista del modernismo ma anche delle lotte delle donne per affermarsi con un ruolo attivo nella società. Averle marginalizzate o persino rimosse dalla storia ufficiale ha significato dimenticare quelle battaglie da cui è sorta la donna moderna. Riportarle alla memoria non ci ricorda solamente che il teatro non è stato riformato solo dai padri della regia, ma anche quanto delle donne di oggi è debitore delle lotte delle dive di quel tempo lontano. Prefazione di Renzo Francabandera.